E se provassimo ad educarli sin da piccoli al dono di sè, alla condivisione attiva, alla partecipazione, i nostri figli crescerebbero meglio? Sperimentare azioni solidali e dedicarsi all’ “altro” in maniera concreta costituisce un solido pilastro per la costruzione di una personalità aperta e consapevole. Ma il problema è come strutturare per i più piccoli un itinerario che li porti a familiarizzare con bambini provenienti da centri sociali, da case famiglia, da quartieri disagiati, da culture ed etnie diverse.
La voglia di giocare e stare insieme è sicuramente il punto di partenza per un’integrazione gioiosa e ricca di frutti che superi pregiudizi, razzismi e discriminazioni di ogni tipo. Educare alla solidarietà significa avere uno sguardo lungo sul futuro, immaginare una società diversa basata sull’eguaglianza e sui diritti, sul rispetto e sulla comprensione. Tutti apparteniamo alla famiglia umana e tutti abbiamo il dovere di riconoscerci come tali.
La cucina, le fiabe, i canti, le danze sono strumenti attraverso cui i bambini imparano a scambiarsi e a condividere conoscenze. Sta alla nostra buona volontà di adulti condurli per mano alla scoperta della molteplicità. Contribuire a rendere pulito l’ambiente raccogliendo tutti insieme la plastica che ci sta attorno e che sta soffocando i nostri mari, i nostri spazi verdi, le nostre città, è anch’esso un atto di solidarietà a cui abituiamo i nostri figli, rivolto in questo caso verso il nostro pianeta.
Accogliere chi è meno fortunato di noi e imparare a conviverci, sostenere, condividere, impegnarsi, sperimentare il dono di sè, sono azioni che stimolano sempre di più il desiderio di agire e generano in un circolo virtuoso grandi soddisfazioni. E allora? Perchè non provare?
Vi consigliamo di visionare la pagina facebook di queste associazioni che possono aiutarvi in un percorso di solidarietà verso e insieme ai più piccoli.
Centro Internazionale delle Culture Ubuntu
People help the People
Beyond Lampedusa
Angeli per un Giorno
www.legambiente.it