Di: Antonella De Rinaldi
Discreto, semplice, incredibilmente normale, Luciano Basile a capo di innumerevoli società che spaziano dal settore della sicurezza a quello immobiliare e vice presidente vicario di Confindustria Palermo, ha da poco pubblicato per Mondadori Electa il suo primo romanzo ” Il Successo, Il denaro o La Felicità?”
Difficile dare una definizione univoca di Luciano Basile ci vuoi provare tu?
Questa non è una domanda cui ero preparato e la cui risposta è molto difficile per me. Posso affermare che non ho mai pensato chi sia realmente, posso soltanto dire di essere un uomo semplice, curioso, che ama le cose belle e in fondo un po’ idealista.
Da dove nasce il desiderio di scrivere un libro?
Scrivere mi è sempre piaciuto avevo provato diverse volte ad iniziare un qualche cosa ma ho sempre trovato enorme difficoltà nel continuare. Poi un po’ per gioco un po’ per sfida con un amico decidemmo di scrivere un libro a quattro mani. Lui essendo più bravo e più veloce si portò avanti scrivendo addirittura cinque capitoli. Io invece avevo appena iniziato il primo capitolo e non riuscii ad allinearmi alla sua opera però non volevo più smettere di fare quello che avevo iniziato e quindi decisi di scrivere il mio primo libro.
Tu nella vita sei un imprenditore di successo e non fai lo scrittore di professione; questa consapevolezza ti ha dato una maggiore libertà di scrittura?
Il fatto di non dover vendere libri per vivere questo sì mi aiuta, il fatto di essere un dilettante mi concede il lusso di sbagliare e quando mi chiedono sul mio essere scrittore io rispondo sempre di non essere Hemingway. Scrivo sempre quello che mi piace e che mi fa stare bene, mi diverte e che dia un messaggio utile a chi legge.
Nel romanzo racconti una connessione profonda tra un genitore e un figlio. Nella tua quotidianità riesci a trovare un equilibrio tra i tuoi molteplici interessi e l’essere padre ?
Essere padre di un figlio splendido come Rosario è un’esperienza che vivo giornalmente, cerco di ritagliarmi il tempo per capirlo, seguirlo e comprendere come potergli essere utile nelle difficoltà della sua vita quotidiana.
Cos’è per te la felicità?
Di sicuro è un qualcosa che è dentro di noi e che va ricercata ogni giorno credo che la definizione corretta possa essere: quell’energia che ti consente di affrontare la vita e nei momenti di quiete e nei momenti difficili, lasciandoti il sorriso sul volto. Ma non sempre la ricerca va a buon fine.